I GIOIELLI SOTTERRANEI DI TORINO – Le gallerie Militari, del Re e della Chiesa.
Quale torinese non ha mai sentito parlare delle famose gallerie sotterranee della città?
Su di esse sono state costruite anche diverse oscure leggende.
Si pensi alle gallerie di Palazzo Madama dove si dice che gli alchimisti facevano i loro esperimenti, gli Infernotti – in piemontese “Infernòt”, locali sotterranei scavati nel tufo o nella pietra arenaria sotto i palazzi cittadini usati spesso come via di fuga dai carbonari durante l’epoca risorgimentale ma anche dai criminali e che alimentarono numerose storie legate a misteriose apparizioni e magia.
Ma vediamo più da vicino la storia sotterranea della città di Torino.
LE GALLERIE MILITARI
Sono rappresentate dalle gallerie sotterranee di “contromina” adiacenti al museo Pietro Micca che si diramano lungo tutto il perimetro della “Cittadella”.
Circa 14 Km di gallerie pressochè intatte che furono parte del sistema difensivo della Cittadella voluta da Emanuele Filiberto nel 1564.
Furono teatro dell’ eroica vicenda che vide protagonista Pietro Micca, minatore dell’armata sabauda che perse la vita facendo esplodere una mina in una galleria, fermando così l’assedio francese e salvando la città.
LE REGIE GALLERIE
Una fitta rete di cunicoli e passaggi sotterranei sotto Palazzo Madama e a vari palazzi aristocratici, oltre che di gallerie che partivano da ogni residenza sabauda per consentire ai Savoia di raggiungere indisturbati luoghi fuori città, la più famosa di tutte è la Galleria Reale, che congiunge Torino a Rivoli, così ampia da poter essere percorsa in carrozza. Sotto Piazza Castello, in particolare, si trovano decine di gallerie che collegavano tra loro tutti i palazzi del potere oltre che le principali installazioni militari.
I nobili si servivano delle gallerie per spostarsi nella notte, il buio infatti rendeva le strade pericolose ed insicure e per poter raggiungere, senza essere visiti, gli amanti e le amanti.
Inoltre le gallerie permisero alla nobiltà di sfuggire dall’ epidemia di peste evitando I contagi.
LE GALLERIE DEL POTERE ECCLESIASTICO
Anche le chiese del centro sono dotate di tunnel sotterranei.
Il Santuario della Consolata sembra essere il punto di partenza. Pare che esista una galleria collegante Sant’Agostino con San Dalmazzo da cui parte un sotterraneo che raggiunge la chiesa di San Domenico, passando sotto quello che fu il Tribunale dell’Inquisizione e da qui si poteva accedere alle sale di tortura del carcere ecclesiastico.
AGGIORNAMENTO SUL TOUR GUIDATO
“I gioielli sotterranei di Torino”
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